La nostra storia
In questa sezione viene ripercorsa la storia della Fondazione CDEC dalle origini a oggi. Il materiale relativo ai diversi periodi verrà pubblicato a “puntate” in ordine cronologico.
I Quaderni del CDEC e l’avvio del dibattito sulla persecuzione degli ebrei in Italia
Eloisa Ravenna e i processi ai criminali nazisti
Dal 1963 al 1973, Eloisa Ravenna guidò il CDEC con straordinario impegno e dedizione, consolidando le attività del Centro e avviando nuovi progetti. Il decennio di Eloisa fu per lo più caratterizzato dalla rigorosa raccolta di documentazione e testimonianze per i processi ai criminali nazisti, operazione che trasformò il CDEC in istituto di importanza nazionale per le ricerche sulla Shoah.
La nascita dell’Osservatorio antisemitismo
Alla fine degli anni Sessanta, sempre sotto la guida di Eloisa Ravenna, si decise di aprire una finestra di osservazione dedicata ai segnali di antisemitismo espressi da ceti intellettuali, circoli di leader politici e membri della società civile attraverso l’attenta lettura dei mezzi di comunicazione di allora. Da quel primo nucleo di ricerca, nel 1975 nacque un dipartimento più strutturato, l’archivio antisemitismo.
L’avvio delle ricerche sulla deportazione sotto la Presidenza di Raffaele Jona
La raccolta di testimonianze orali e la produzione del documentario ‘Memoria’
Nei primi anni Novanta, la storica Liliana Picciotto e lo studioso Marcello Pezzetti iniziarono ad elaborare un nuovo progetto scientifico relativo alla raccolta e conservazione delle testimonianze dei deportati in Italia e cominciarono a realizzare le prime interviste video. Nel 1996, le 105 interviste raccolte da Picciotto e Pezzetti furono organizzate in quello che oggi è denominato Archivio della memoria e costituirono il punto di partenza per la produzione del film-documentario Memoria, con la regia di Ruggero Gabbai.
La creazione dell’Archivio fotografico
Nei primi anni duemila, grazie a un’idea di Liliana Picciotto e al grande lavoro di Paola Mortara, responsabile del progetto, e della sua squadra di volontari, nacque l’Archivio fotografico con l’intento di raccogliere e documentare momenti di vita ebraica in Italia durante tutto l’arco del novecento. d oggi, con un patrimonio di circa 50.000 documenti, l’Archivio fotografico rappresenta un progetto unico nel suo genere che si è dimostrato fondamentale per integrare contenuti scritti non solo del CDEC, ma di numerose altre istituzioni e centri di ricerca.