I Quaderni del CDEC e l’avvio del dibattito sulla persecuzione degli ebrei in Italia

Nei nuovi uffici milanesi, sotto la direzione del giovane storico Guido Valabrega, il Centro assume un importante ruolo per quanto riguarda la ricerca storica.

Nei primi anni Sessanta infatti, mentre l’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane (UCII) affida a Renzo De Felice l’incarico della prima indagine sulla situazione degli ebrei durante il fascismo, al CDEC ha inizio l’attività di ricerca storiografica sul periodo fascista a cui seguirà la pubblicazione dei cosiddetti “Quaderni”.
Nell’aprile del 1961 il Centro, in collaborazione con la FGEI, organizza a Torino il primo convegno storico sul tema della persecuzione degli ebrei durante il fascismo con interventi di Carlo Leopoldo Ottino, Sandro Sarti, Guido Lodovico Luzzatto e di Guido Valabrega. In seguito al convegno vengono pubblicati i tre Quaderni, usciti rispettivamente nel 1961, 1962 e 1963, col titolo Gli ebrei in Italia durante il fascismo. Le pubblicazioni raccoglievano brevi saggi e documenti sulle persecuzioni antiebraiche in Italia e, per la prima volta dal 1945, i testi delle principali leggi fasciste antiebraiche, accompagnati da inedite riflessioni storiografiche. 

Gli interventi di ricostruzione storiografica di questo periodo sono da considerarsi espressione della forte esigenza da parte dell’ebraismo italiano – anche in conseguenza a una nuova ondata di antisemitismo e in corrispondenza a iniziative affini da parte dello Yad Vashem di Gerusalemme – di indagare e divulgare un’elaborazione della storia delle persecuzioni antiebraiche in Italia che non tacesse le responsabilità del fascismo.
I documenti raccolti durante il periodo Bassi ed elaborati durante il periodo Valabrega contenevano le prove che le autorità italiane erano state conniventi e collaborazioniste ed ebbero un ruolo fondamentale nell’aprire un dibattito sul carattere antisemita del fascismo, tema complesso che troverà spazio nel dibattito pubblico solo un ventennio più tardi.  

A fianco dell’attività storiografica, negli stessi anni il Centro sviluppò nuove attività: la biblioteca si arricchiva, l’Archivio di documenti si moltiplicava, il Centro cominciava ad essere coinvolto nell’allestimento di mostre, nella produzione di saggi storici e di documentari e a tessere nuovi legami con altri istituti storici europei, americani e israeliani. Inoltre, nel 1965 la sede fu nuovamente spostata da via Guastalla a via Eupili, dove la comunità ebraica di Milano mise a disposizione tre ampi locali in una delle palazzine di sua proprietà, nel luogo dove, nel periodo delle persecuzioni, si trovava la scuola ebraica. 

I Quaderni sono ora disponibili in versione digitale:

Primo Quaderno
Secondo Quaderno
Terzo Quaderno