Le origini

Dalle colonne della rivista della FGEI, Roberto Bassi annuncia la nascita del CDEC. Hatikwa, maggio 1955
Dalle colonne della rivista della FGEI, Roberto Bassi annuncia la nascita del CDEC. Hatikwa, maggio 1955

L’idea di fondare un Centro di raccolta di documenti, testimonianze e pubblicazioni sulla partecipazione ebraica alla Resistenza emerge per la prima volta già al Congresso della Federazione Giovanile Ebraica d’Italia (FGEI) del 1952 a Genova. Tuttavia è solo nel 1955, in occasione del decimo anniversario della Liberazione, che su iniziativa della FGEI e sotto l’egida dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane (oggi UCEI), viene fondato il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC.

La direzione viene affidata a Roberto Bassi, giovane consigliere della FGEI e come riportato nel primo documento del Centro, «Tale CDEC, analogamente ai Centri già esistenti in altri Paesi, provvederà a raccogliere documentazioni, testimonianze, pubblicazioni, […] interessanti le persecuzioni antisemite in Italia, il contributo ebraico alla Resistenza, […] e successivamente a divulgarle».

I primi anni il Centro trova la sua sede nel sestiere di Cannaregio, a Venezia,  nella stanza del Segretario Roberto Bassi dove la documentazione viene conservata in alcune valigie. Successivamente, con il progressivo incremento dei materiali – e in particolare la documentazione raccolta dal Colonello Massimo Adolfo Vitale, direttore del Comitato Ricerche Deportati Ebrei – il Centro si trasferisce in un ufficio messo a disposizione dalla Comunità ebraica di Venezia.
La nomina di Guido Valabrega e il trasferimento a Milano, in una sede annessa alla sinagoga centrale di Via Guastalla, rappresentano il passaggio a una nuova fase più istituzionale, in cui il CDEC assume la struttura di un vero e proprio archivio.