Nella sezione “Mostre e mappe digitali” del sito della Fondazione CDEC sono ora accessibili le mappe georeferenziate che tracciano nel tempo (il periodo compreso fra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945) i trasferimenti forzati subiti dagli ebrei dal momento del loro arresto fino all’arrivo nei campi di concentramento e sterminio nazisti.
i trasferimenti forzati subiti dagli ebrei dal momento del loro arresto fino all’arrivo nei campi di concentramento e sterminio nazisti nel periodo compreso fra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945.
Il set di mappe e strumenti d’analisi che proponiamo è il risultato di un progetto pilota che ha preso in esame due gruppi di persone: gli ebrei nati nella città di Milano, arrestati e deportati dall’Italia (167 persone); gli ebrei, italiani e stranieri, arrestati e deportati dalla città di Milano (259 persone).
Le informazioni utilizzate per l’elaborazione delle mappe sono tratte da Il Libro della Memoria di Liliana Picciotto, ovvero dal dataset delle Vittime della Shoah, disponibile in formato aperto a partire Digital Library della Fondazione CDEC.
Il progetto ha lo scopo di fornire una rappresentazione cartografica e interattiva delle informazioni dell’iter persecutorio – arresto, detenzione, internamento in Italia nei campi di polizia e transito, deportazione nei campi di concentramento e sterminio nazisti.
L’insieme di questo lavoro è il risultato della collaborazione fra la Fondazione CDEC (Patrizia Baldi, Laura Brazzo) e Giovanni Pietro Vitali, docente di Digital Humanities dell’Université de Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines, in collaborazione con Simone Landucci, Geographic Information System developer.
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