30 novembre 1943: il fascismo ordina l’arresto degli ebrei. Una data del calendario civile italiano

A ottant’anni dal 30 novembre 1943, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC organizza un convegno scientifico con lo scopo di far conoscere, comprendere e ricordare quella vicenda, nonché di sollecitare la sua necessaria inclusione nel ‘calendario civile nazionale’. Il convegno avrà luogo il 3 dicembre dalle 10,00 alle 17,00 a Milano, presso l’Auditorium del Memoriale della Shoah, luogo da cui partirono per Auschwitz-Birkenau o per i campi di raccolta speciali di Fossoli e Bolzano molte delle vittime dell’ordinanza italiana del 30 novembre 1943.

Con la speciale partecipazione di Liliana Segre e con interventi di Marta Baiardi, Laura Brazzo, Carlo Spartaco Capogreco, Filippo Focardi, Katharina Hüls-Valenti, Simon Levis Sullam, Liliana Picciotto, Michele Sarfatti, Giovanni Pietro Vitali. Moderano il convegno Tullia Catalan e Gadi Luzzatto Voghera.

Al termine del convegno Guido Ottolenghi e Giorgio Sacerdoti ricordano Luisella Ottolenghi Mortara e Raffaella Mortara. Riflessioni, memorie, letture.

Il 30 novembre 1943 il fascismo italiano ordinò l’arresto delle persone che nel 1938 esso aveva definito “di razza ebraica”. Lo strumento tecnico fu un’ordinanza di polizia, firmata dal ministro dell’Interno della Repubblica sociale italiana Guido Buffarini Guidi. Essa era diretta ai capi delle province, che la trasmisero alle questure e alle altre forze dell’ordine delle regioni dell’Italia centrale e settentrionale controllate dal nuovo governo fascista.

L’ordinanza dispose il concentramento degli arrestati in campi provinciali e successivamente in campi di raccolta speciali, il sequestro dei loro beni, la “speciale sorveglianza” della polizia su quelle persone che, in base alla normativa del 1938 sui nati da unioni “razzialmente miste”, erano state classificate “di razza ariana”. L’ordine di arresto fu una misura gravissima. Grazie a esso, le autorità tedesche di occupazione allentarono il proprio impegno negli arresti, che avevano iniziato subito dopo l’8 settembre 1943.

Gli ebrei, da chiunque fossero stati arrestati, furono deportati da tedeschi nel centro di sterminio di massa di Auschwitz-Birkenau. Gli arresti precedentemente effettuati dalla polizia tedesca in varie città (a Roma il 16 ottobre) avevano fruito dell’ausilio organizzativo di questure e milizie fasciste. L’ordinanza del 30 novembre 1943 segna però la data ufficiale della collaborazione del fascismo e di Mussolini al tragico capitolo italiano della Shoah.

Domenica 3 dicembre 2023 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00

Auditorium del Memoriale della Shoah, Piazza Edmond J. Safra 1 Milano. 

Accesso libero fino a esaurimento posti.
Si segnala che i posti disponibili sono 150, al raggiungimento dei quali non sarà più possibile accedere in sala.

 L’intera giornata sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione.

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**I docenti e coloro che, per motivi di studio, sono interessati a ottenere un attestato di partecipazione al convegno possono riceverlo previa registrazione, inviando una mail entro giovedì 30 novembre a edu@cdec.it, indicando nome e cognome ed eventuale istituto di appartenenza.

Liliana Segre dialoga con Gadi Luzzatto Voghera, direttore Fondazione CDEC.
Parte 1
Parte 2