TRAME: un nuovo progetto di valorizzazione dei materiali sulle migrazioni ebraiche nel Mediterraneo

Prova didascalia
Giorgio Piha in posa con un gruppo di persone davanti alla Sfinge a Il Cairo, 10 maggio 1937. Collezione Edoth, Archivio Fondazione CDEC

A ottobre è iniziato un nuovo progetto che prende il nome di TRAME: Tracing Routes and Memories: entangled Jewish experiences across the Mediterranean  e che prevede il riordino e la valorizzazione dei materiali audiovisivi relativi alle migrazioni ebraiche dai paesi del Medio Oriente e del Nord Africa verso l’Italia nella seconda metà del Novecento. 

Il progetto prevede la trasformazione delle interviste orali e delle fotografie raccolte dalla Fondazione CDEC nell’ambito del progetto Edoth in un fondo archivistico, il cui inventario sarà consultabile online attraverso la  Digital Library. TRAME ha inoltre l’obiettivo di far conoscere ad un pubblico ampio e variegato il patrimonio culturale e la storia delle migrazioni degli ebrei della sponda sud del Mediterraneo verso l’Italia attraverso la creazione di risorse digitali interattive, materiali didattici e approfondimenti specifici.

Le interviste e le fotografie contenute in Edoth riguardano gli ebrei di Egitto, Libia, Iran, Siria, Libano, Tunisia, Iraq e Turchia giunti in Italia in un arco di tempo che va dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Settanta del secolo scorso. Si tratta della prima raccolta di documenti audiovisivi che esplora le origini e le esperienze degli ebrei del Nord Africa e del Medio Oriente in Italia. Il progetto TRAME consentirà di approfondire non solo la loro vicenda migratoria, ma anche di recuperare la memoria della presenza delle comunità ebraiche nel Mediterraneo, dei loro legami con l’Italia e della loro integrazione nella società italiana. Considerando l’impatto che queste migrazioni hanno avuto sulla composizione demografica delle comunità ebraiche in Italia, il progetto TRAME contribuirà anche a una migliore comprensione dell’ebraismo italiano contemporaneo. 

* Questo progetto è reso possibile grazie al sostegno della Rothschild Foundation Hanadiv Europe