In occasione del GIORNO DELLA MEMORIA Chora Media, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC, il Memoriale della Shoah di Milano e URBAN VISION si sono uniti per un’iniziativa città di Roma, Milano, Napoli e Genova. L’osservazione del tradizionale minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Shoah verrà riempita con un minuto di parole dei sopravvissuti italiani.
Il 27 gennaio gli schermi di URBAN VISION, presenti nelle principali città italiane, riproducono nell’arco di tutta la giornata quattro estratti audio originali, restaurati da Chora Media, con le testimonianze di Lazzaro Anticoli, Goti Bauer, Cesare Di Segni e Nedo Fiano, cittadini italiani deportati nei campi di concentramento e sopravvissuti alla Shoah di cui la Fondazione CDEC conserva le testimonianze complete.
Per l’occasione, le voci dei testimoni sono accompagnate da video art inedite elaborate da Anna Parini, illustratrice milanese che vanta numerose collaborazioni di rilievo, tra cui il New York Times e New Yorker. Per ascoltare i podcast sarà possibile inquadrare un QR Code dedicato presente sugli schermi, inoltre lo schermo The Curve di Via Dante a Milano verrà dotato di audio per permettere a tutti i cittadini di essere coinvolti in prima persona nel racconto.
Il progetto nasce dalla volontà delle quattro realtà di mettere a disposizione le proprie competenze e risorse per rendere accessibili e facilmente fruibili al pubblico le testimonianze dei sopravvissuti anche dopo la loro scomparsa e garantire che la Memoria di “ciò che è stato” in Italia durante la seconda guerra mondiale venga preservata.
«Il patrimonio storico archivistico della Fondazione CDEC include centinaia di interviste audio e video che documentano e conservano le storie di donne e uomini sopravvissuti alla Shoah. Le loro testimonianze rimangono il punto di partenza per conoscere, ricostruire e preservare la Memoria di ciò che è stato. Per questo siamo contenti di poter contribuire a un progetto di divulgazione, con l’augurio che questi minuti di parole diventino uno stimolo per un ascolto più ampio e approfondito della documentazione che mettiamo a disposizione di tutti» ha commentato Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione CDEC.