Dal 4 al 9 maggio 2019 si terrà allo Spazio Oberdan di Milano la 12a edizione della rassegna del NUOVO CINEMA EBRAICO E ISRAELIANO, organizzata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC, dedicata alla cinematografia israeliana ed ebraica, curata da Nanette Hayon e Anna Saralvo con la consulenza artistica di Ariela Piattelli e Lirit Mash.
Basata in buona parte sulla selezione operata da Ariela Piattelli e Lirit Mash – direttori artistici del Pitigliani Kolno’a Festival – questa 12a edizione si è concentrata sulle opere più significative e che hanno riscosso maggior successo nei vari festival internazionali negli ultimi mesi.
Le proiezioni si svolgeranno presso
lo Spazio Oberdan, Via Vittorio Veneto 2, Milano
fatta eccezione del film:
Ben Gurion, Epilogue
che verrà proiettato presso la Sinagoga di Via Guastalla 19 a cura della Comunità Ebraica di Milano in occasione di Yom Hatzmaut.
ATTENZIONE: IL PROGRAMMA POTREBBE SUBIRE DELLE VARIAZIONI
SCARICA QUI: programma della manifestazione
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SABATO 4 MAGGIO
h 21.15 Serata inaugurale 12. Edizione “Nuovo Cinema Ebraico e Israeliano”.
Saluto delle autorità.
A seguire – LACES – SHROCHIM
Laces, Isr., 2018, 90′, di Jacob Goldwasser, con Dov Glickman, Nevo Kimchi, Evelin Hagoel, Eli Eltonyo
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Gadi è un adulto-bambino con un leggero ritardo cognitivo: ha un senso dell’umorismo unico, una risata contagiosa ed un infinito ottimismo. L’improvvisa morte della madre lo obbliga a trasferirsi temporaneamente a casa del padre biologico, dal quale è stato distante per la maggior parte della sua vita. Reuven, il padre di Gadi, assorto nei suoi problemi personali, ha sempre evitato di interagire con il figlio. Ma l’amore tra loro riemerge più forte nel momento in cui imparano a conoscersi. Il film è basato su una storia vera e sulla vita del regista. Dov Glickman ha vinto il premio quale miglior attore non protagonista negli Ophir Awards israeliani.
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DOMENICA 5 MAGGIO
h 16.00 – PENTCHO
A seguire , testimonianza di Karl Haim Farkash, interviene il regista Stefano Cattini, conduce Sara Ferrari.
Pentcho, It., 2018, 80′, di Stefano Cattini
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Il 18 maggio 1940 il Pentcho, un vecchio rimorchiatore, lascia il porto di Bratislava sul Danubio. A bordo vi sono 520 ebrei – cechi, slovacchi, polacchi – intenzionati a discendere il fiume fino a Sulina, sul Mar Nero, dove troveranno una nave più grande che li farà proseguire verso la Palestina. Il Pentcho deve attraversare numerose frontiere e viene ripetutamente bloccato e sequestrato. Ogni volta, miracolosamente, i passeggeri trovano il modo di ripartire. Quando finalmente arriveranno a Sulina, sono trascorsi oltre cinque mesi e la nave che li deve trasportare in salvo non c’è più. Il capitano decide coraggiosamente di continuare la navigazione finché il motore, inadatto al mare, si sfascia e il Pentcho si arena su un’isola deserta. Dopo dieci giorni i naufraghi saranno soccorsi da una nave militare italiana. L’Italia è però in guerra al fianco della Germania. Per i naufraghi sarà la salvezza o l’inizio di una nuova odissea?
h 18.30 Sara Ferrari racconta lo scrittore Etgar Keret
proiezione ETGAR KERET: BASED ON A TRUE STORY
Etgar Keret: Based On A True Story di Stephane Kaas, Israele – Paesi Bassi, 2017, 67′
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I lettori di tutto il mondo hanno imparato ad amare lo scrittore israeliano Etgar Keret per le sue brevi storie surreali ed esilaranti performance. Tanto i suoi racconti quanto gli aneddoti della sua vita condividono una estrema riconoscibilità, nonostante le incredibili assurdità. Quando due giovani olandesi si sono messi a realizzare un film su di lui, sapevano che sarebbero state necessarie tecniche diverse per mostrare come funziona la sua mente: attraverso l’animazione delle sue storie, le rievocazioni dei suoi aneddoti, gli sguardi dietro le quinte e le interviste con familiari e amici (tra cui Jonathan Safran Foer e Ira Glass). Vincitore del Prix Italia 2018 per la Tv, nelle Performing Arts, Etgar Keret, based on a true story è stato presentato all’ultima edizione del Festivaletteratura di Mantova.
A seguire – ACROSS THE LINE – ME’EVER LA KAV
Across the Line di Giladi Nadav Shlomo, Isr., 2017, 29′, con David Shaul, Jalal Masrwa, Nizar Hamra, Ghassan Ashkar, Mohammed Name
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Hananel, un giovane ebreo religioso, sta correndo a casa prima che inizi lo Shabbat – Sabato, giorno di riposo -. Un incontro inaspettato con Mundir, un autostoppista palestinese porta Hananel ad affrontare una serie di avventure rocambolesche dalle quali trarrà una lezione sull’empatia, l’amicizia e l’amore. Festivals: Stony Brook Film Festival, 2017, Boca Raton Jewish Film Festival, 2018
h 21.00 BROKEN MIRRORS – MAROT SHVUROT
Broken Mirrors di Aviad Givon, Imri Matalon, Isr., 2018, 104′, con Shira Haas, Yiftach Klein, Renana Raz, Yoav Rotman, Liora Rivlin
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Ariella è un’adolescente ribelle, in aperto conflitto col padre, un militare, che le impartisce una rigida educazione, trasformando il suo quotidiano in una serie quasi ininterrotta di punizioni. Soltanto nella madre la ragazza può trovare un po’ di ascolto. Ma un terribile incidente inchioderà Ariella ad un insostenibile senso di colpa, per espiare il quale non attenderà la collera paterna, mettendosi da sola sulla strada di una drammatica autopunizione.
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LUNEDI’ 6 MAGGIO
h 17.00 BROKEN MIRRORS – MAROT SHVUROT (replica)
h 19.00 Sara Ferrari racconta lo scrittore Etgar Keret
h 19.30 ETGAR KERET: BASED ON A TRUE STORY (replica)
h 21.00 THE CAKEMAKER
The Cakemaker di Ofir Raul Graizer, Isr., 2017, 105′, con Tim Kalkhof, Sarah Adler, Roy Miller, Zohar Strauss, Sandra Sade
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Thomas, un giovane pasticciere tedesco, ha una tenera storia con Oren, un israeliano sposato che frequentemente visita Berlino per lavoro. Quando Oren muore in un incidente d’auto in Israele, Thomas va a Gerusalemme in cerca di risposte sulla sua morte. Sotto mentite spoglie, Thomas entra nella vita di Anat, la vedova di Oren, che gestisce un caffè. Il pasticciere inizia a lavorare per lei, creando torte e pasticcini che ravvivano il caffè. Thomas si trova coinvolto nella vita di Anat in modo imprevisto e, per salvare la verità, porta avanti la bugia fino ad un punto di non ritorno. Il film, oltre ad aver vinto molti premi, è stato nominato dall’Accademia israeliana come candidato al premio Miglior Film Straniero agli Oscar.
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MARTEDI’ 7 MAGGIO
SPAZIO GIOVANI
h 15.00 ISRAELE 5 CORTI (Centro Sperimentale di Cinematografia)
Introduce Sara Ferrari
Cinque corti sulle bellezze naturali e artistiche israeliane del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, girate per il Ministero del Turismo Israeliano.
– Archeologia e Cultura di Alessio Bellunato, Monica Fenu, Michele Marchi, Marco Serpenti;
– Bellezza e Creatività di Francesco De Giorgi, Stefano Teodori, Paoloalberto Tonoli;
– Enogastronomia di Enrico Di Leo, Francesco Guarnori, Guido Pedroni, Matteo Trincanato;
– Terre d’Israele di Zenebework Febo, Andrea Labate, Valentina Landenna, Pablo Poletti;
– Vacanza perfetta di Matteo Polo, Marco Serpenti, Matteo Zanin.
CHEESE!
A seguire – Sara Ferrari incontra Nathan De Pas Habib
Cheese! di Nathan De Pas Habib, It., 35′
Il documentario racconta il viaggio a Roma di ospiti e operatori della Comunità Psichiatrica Mizar di Milano in occasione della Dream World Cup, mondiale di calcio a 5 per persone con disabilità mentali. Alla realizzazione del progetto hanno preso parte attiva gli ospiti e gli operatori della Comunità, realizzando, insieme al regista, le riprese del film.
h 16.30 LACES (replica)
h 19.30 Proiezione riservata AcomeA – introduzione a cura di Ariela Piattelli
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MERCOLEDI’ 8 MAGGIO
Introduzione al film a cura di Ariela Piattelli
h 17.00 – THE OTHER STORY
The Other Story di Avi Nesher, Isr., 2018, 112′, con Sasson Gabai, Joy Rieger, Yuval segal, Maya Dagan, Nathan Goshen, Avigail Harari, Maayn Bloom, Orna Fitousi
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Anat Abadi, una brillante ragazza che frequentava la scatenata vita mondana di Tel Aviv, ha ritrovato Dio. Rinuncia alla promiscuità, alla carne di maiale, allo smartphone, intraprende una vita di solenne devozione, va a vivere a Gerusalemme, si iscrive ad una scuola religiosa ultra ortodossa e si fidanza con un carismatico musicista che ha anche lui di recente riscoperto la fede. Il nonno di Anat – Shlomo – un diffidente psicologo vedovo e irriducibile ateo – rimane scioccato dall’improvvisa decisione della nipote. Shlomo cerca in tutti i modi di fermare il cammino intrapreso da Anat e dal quale, a breve, la ragazza non potrà più tirarsi indietro. Alla fine Shlomo chiede aiuto ai genitori divorziati della nipote: Yonatan, che ha lasciato Israele anni fa alla ricerca di fama e fortuna negli Stati Uniti; e Tali, una donna d’affari e di successo di Tel Aviv. I tre si alleano per trovare il modo di sabotare l’imminente matrimonio di Anat. Allo stesso tempo, nel suo studio, Shlomo ha in terapia una giovane coppia che sta divorziando, Sari e Rami Alter. Durante la terapia, Shlomo inizia a scoprire fatti strani e inquietanti sui due coniugi. In poco tempo, le strade di queste famiglie si incontrano e la situazione che ne viene fuori diventerà ricca di suspense, commozione ed umorismo…
h 19.00 THE MUSEUM – HAMUSEON
The Museum di Ran Tal, Isr., 2017, 72′
The Museum è un documentario che esplora l’anima israeliana, attraverso le gallerie, i magazzini ed i visitatori del Museo di Israele a Gerusalemme, la più importante istituzione culturale del Paese. E’ un “documentario puzzle”, contemporaneamente intrigante e divertente, che tenta di definire l’essenza unica del museo attraverso il suo eccezionale contesto geografico, storico e politico. Con un tagliente sguardo ironico, il film segue i visitatori, guarda gli osservatori, ascolta i relatori e scende nei magazzini, entra nei laboratori e nelle sale conferenze. L’americano direttore del museo americano, la fischiettante guardia della sicurezza, il sovrintendente di Gerusalemme, l’ispettore ultraortodosso alla “kasherut”, la guida turistica palestinese ed il turista cieco sono solo alcuni dei personaggi che fanno parte della serie di attività del museo. Per circa 18 mesi il regista Ran Tal ha seguito con la sua troupe la quotidianità del museo, componendo un mosaico di rara bellezza. Candidato Miglior Documentario all’Accademia israeliana per il cinema e la televisione 2018, è stato presentato in molti festival del mondo.
h 18.00 BEN GURION, EPILOGUE (proiezione in via Guastalla 19 – ingresso libero)
Ben Gurion, Epilogue di Yariv Mozer, Isr./Francia, 2016, 55′
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Basato su materiale d’archivio, rinvenuto nell’Archivio Spielberg di Gerusalemme, il film rivela gli ultimi anni del fondatore di Israele, David Ben-Gurion. Ormai fuori dalla scena politica, si concesse una visione retrospettiva sull’impresa sionista. Yariv Mozer e Yael Perlov riportano alla luce un pezzo di storia, componendo e rivelando un ritratto mai visto di Ben Gurion nell’ultima stagione della sua vita
h 21.00 LADY TITI
Lady Titi di Esti Almo Wexler, Isr., 2018, 97 ‘, con Zvika Iskias, Elza Almo, Lirit Balaban, Tehila Yshayahu-Adgeh, Aryeh Cherner, Beyne Getahon, Beru Teshale, Eyal Selma, Tetina Assefa Kabede, Tity Haylo, Tamar Sandaka
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In un mondo dominato dal problema del razzismo Worko ha tutt’altro in testa. È un uomo di 27 anni di origine etiope che vive a Tel Aviv e ha un sogno: diventare un cantante famoso. Prende in prestito denaro per creare un video clip. Ma ben presto si rende conto che non ha modo di restituire il denaro e per salvarsi dalle minacce di morte dei creditori, decide di correre e nascondersi dove vive sua madre e dove è cresciuto. I malviventi lo raggiungono anche lì. Worko per sfuggire si traveste da donna sexy e provocante e prende il nome di “Titi”, diventando la coordinatrice di un gruppo per l’empowerment femminile etiope. Questo è il momento in cui incontra l’amore della sua vita. Festivals e premi: Ophir Award Nominations in Wardrobe Designer, Makeup Artist, Sound Editor.
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GIOVEDI’ 9 MAGGIO
h 17.00 Introduzione alla figura di Edoardo Volterra a cura di Liliana Picciotto.
h 17.15 EDOARDO VOLTERRA. LA VITA COME DOVERE, LO STUDIO COME PASSIONE
Edoardo Volterra. La vita come dovere, lo studio come passione di Andreina di Brino e Marco Visalberghi, It., 2018, 54′
Il documentario è costruito sulla vita e l’opera di uno dei maestri che hanno dato lustro alla Facoltà giuridica romana della seconda metà del Novecento. Edoardo Volterra nasce a Roma il 7 gennaio 1904, figlio del matematico Vito e Virginia Almagià. Laureatosi in Giurisprudenza, diventa professore di istituzioni di diritto romano nelle università di Cagliari, Pisa e infine di Bologna dalla quale viene espulso a causa delle leggi razziali. Esule in Francia dopo il 1938, stabilisce i contatti tra fuoriusciti e antifascisti. Rientrato in Italia nel 1940 dopo l’invasione tedesca di Parigi, viene arrestato nel 1943 a causa della sua appartenenza al Partito d’Azione ed incarcerato fino alla caduta del fascismo. Dopo l’ 8 settembre 1943 prende parte alla lotta di liberazione prestando servizio nelle formazioni di “Giustizia e Libertà” operanti a Roma e successivamente nel PWB. Nel 1945 diventa Rettore della stessa Università di Bologna dalla quale era stato espulso, e professore ordinario di diritto dell’Oriente mediterraneo nell’Università La Sapienza di Roma. Il 5 gennaio 1973 viene nominato giudice della Corte Costituzionale della quale diviene vicepresidente nell’ottobre 1981. Accademico dei Lincei e membro di diverse altre istituzioni italiane e straniere è autore di numerosi studi di carattere giuridico. Edoardo Volterra muore a Roma il 19 luglio 1984. Prodotto da DocLab.
h 18.15 Introduzione alla figura di Enrica Calabresi a cura di Ornella Grassi e Alessandra Minerbi
h 18.30 UNA DONNA. POCO PIU’ DI UN NOME
Una donna. Poco più di un nome di Ornella Grassi, It., 2019, 90′.
Il docu-film racconta la breve vita della scienziata ebrea Enrica Calabresi. Donna coltissima, zoologa, segretario della società entomologica italiana, viene cacciata dall’Università di Firenze a seguito delle leggi razziali e va a insegnare alla scuola ebraica di Via Farini. Rimane sempre a Firenze, rifiutando di nascondersi per non mettere in pericolo le persone che potrebbero aiutarla. Viene catturata e si toglie la vita avvelenandosi nel carcere di Santa Verdiana prima della deportazione ad Auschwitz. Attraverso materiale d’epoca e interviste, il film prevede parti di fiction e parti documentali che narrano la vita di Enrica Calabresi e Firenze in quei drammatici anni.
h 21.00 RED COW – PARA ADUMA
Red Cow di Tsivia Barkai, Israele, 2016, 90′
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Ambientato a Gerusalemme Est, nei giorni precedenti l’assassinio di Rabin, parla di Benny, 16 anni, una ragazza ortodossa che vive sola col padre che rispetta profondamente, pur essendo sempre più scettica sul suo nazionalismo religioso e utopistico. Un film colmo di immagini potenti che descrivono al meglio le burrascose pulsioni della sua eroina. Premio quale Miglior Film al 35° Jerusalem Film Festival.