Oded, Munqeth e Yusuf sono, rispettivamente, un esperto di tecnologia israeliana, un ambientalista giordano e un bagnino palestinese. Questi tre uomini hanno un obiettivo comune: salvare il Mar Morto. Per farlo, decidono di organizzare un evento che catturi l’attenzione delle persone, sensibilizzandole sulla catastrofe ambientale che hanno davanti agli occhi. Mettono insieme un gruppo di nuotatori professionisti per fare qualcosa che non è mai stato fatto prima: una nuotata attraverso il Mar Morto, dalla Giordania a Israele. Il film segue questa azione straordinaria, sperando di ottenere la visibilità che spingerà i paesi della regione ad agire. Tuttavia, l’amicizia tra il trio è complicata. Ci sono differenze culturali significative tra di loro. Nel film vengono esplorate le realtà politiche e il bagaglio personale con cui ognuno deve fare i conti. Questo conflitto è rappresentato visivamente per tutto il film: le tensioni tra il meraviglioso paesaggio la cui bellezza è inalterata, la distruzione dell’ambiente e la politica soffocante. L’unica possibilità per salvare questo Mare sta nel connettere le persone, nel colmare le loro divisioni per il bene superiore. Oded, Yusuf e Munqeth sono disposti a correre dei rischi, perché capiscono che i loro passi di fiducia sono l’unico modo per creare il cambiamento.
