In questa sezione viene ripercorsa la storia della Fondazione CDEC dalle origini a oggi. Il materiale relativo ai diversi periodi verrà pubblicato a “puntate” in ordine cronologico.
1. Le origini
L’idea di fondare un Centro di raccolta di documenti, testimonianze e pubblicazioni sulla partecipazione ebraica alla Resistenza emerge per la prima volta già al Congresso della Federazione Giovanile Ebraica d’Italia (FGEI) del 1952 a Genova. Tuttavia è solo nel 1955, in occasione del decimo anniversario della Liberazione, che su iniziativa della FGEI e sotto l’egida dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane (oggi UCEI), viene fondato il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC.
La direzione viene affidata a Roberto Bassi, giovane consigliere della FGEI e come riportato nel primo documento del Centro, «Tale CDEC, analogamente ai Centri già esistenti in altri Paesi, provvederà a raccogliere documentazioni, testimonianze, pubblicazioni, […] interessanti le persecuzioni antisemite in Italia, il contributo ebraico alla Resistenza, […] e successivamente a divulgarle».
I primi anni il Centro trova la sua sede nel sestiere di Cannaregio, a Venezia, nella stanza del Segretario Roberto Bassi dove la documentazione viene conservata in alcune valigie. Successivamente, con il progressivo incremento dei materiali – e in particolare la documentazione raccolta dal Colonello Massimo Adolfo Vitale, direttore del Comitato Ricerche Deportati Ebrei – il Centro si trasferisce in un ufficio messo a disposizione dalla Comunità ebraica di Venezia.
La nomina di Guido Valabrega e il trasferimento a Milano, in una sede annessa alla sinagoga centrale di Via Guastalla, rappresentano il passaggio a una nuova fase più istituzionale, in cui il CDEC assume la struttura di un vero e proprio archivio.