Ebrei di Rodi. Eclissi di una comunità 1944 – 2024 : la ricerca sulla deportazione della comunità ebraica di Rodi

La Fondazione CDEC, in collaborazione con la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, presenta Ebrei di Rodi. Eclissi di una comunità 1944 – 2024. Il progetto presenta i risultati di una ricerca sull’ebraismo rodiota che la Fondazione CDEC porta avanti da diversi anni. Un’opportunità per dare rilievo e valorizzare un segmento di storia italiana ancora poco noto, nell’80° anniversario della deportazione degli Ebrei dai Possedimenti italiani dell’Egeo, avvenuta il 23 luglio 1944.

Ebrei di Rodi. Eclissi di una comunità 1944 – 2024 è il progetto di ricerca della Fondazione CDEC dedicato alla deportazione della comunità ebraica del Dodecaneso, presente sulle isole da centinaia di anni e spazzata via in un solo giorno, il 23 luglio 1944, quando più di 1.800 persone furono arrestate e avviate al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau. Si tratta del viaggio più lungo tra tutte le deportazioni europee.

Esito dell’incontro tra contenuti storici e linguaggi contemporanei, il progetto riprende e approfondisce la ricerca avviata dalla Fondazione CDEC alla fine degli anni Settanta sui nomi dei deportati dai territori italiani, principale filone di ricerca dell’istituto, stabilita fin dal primo statuto come una delle sue ragion d’essere. Grazie all’incrocio tra documenti editi e inediti, la Fondazione CDEC è giunta a nuovi e più precisi risultati, sistematizzati e accessibili da chiunque.

“La Fondazione CDEC è fiera di essersi fatta promotrice di un’azione di ricerca e di ricordo degli ebrei di Rodi allora parte del Regno d’Italia, vittime dello stesso destino che colpì tanti ebrei italiani con lo sterminio nazifascita. Propone quindi al pubblico una ricerca approfondita e preziosa, destinata a durare nel tempo, oltre all’installazione ospitata al Memoriale.”
Giorgio Sacerdoti, Presidente Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea

“Il Memoriale propone un programma di mostre, esposizioni ed installazioni variegato, che spazia tra diversi temi. Questo progetto per noi rappresenta la possibilità di far conoscere al pubblico che ci frequenta una storia dimenticata dai più, ma che ha in sè molti elementi del fascismo: colonialismo, discriminazione e deportazione. Speriamo si aggiunga così un tassello nella consapevolezza su cosa furono quegli anni e sulle loro eredità.”
Roberto Jarach, Presidente Fondazione Memoriale della Shoah di Milano

Con Ebrei di Rodi. Eclissi di una comunità 1944 – 2024 la Fondazione CDEC partecipa alle commemorazioni in occasione dell’80° anniversario della deportazione degli Ebrei dai Possedimenti italiani dell’Egeo con un progetto che mira a diffondere in Italia e all’estero una maggiore conoscenza della storia e delle conseguenze del dominio italiano a Rodi e Coo, raccogliendo l’eredità del lavoro della studiosa Ester Menascé Fintz.

Il progetto prevede due interventi complementari, che si richiamano l’un l’altro: un’installazione partecipativa temporanea – esposta al Memoriale della Shoah di Milano dal 10 maggio al 2 settembre 2024 – e un portale web contenente le linee generali del progetto e del contesto storico assieme al Monumento digitale permanente che raccoglie tutti i dati ricostruiti e i documenti disponibili di ogni singolo deportato. Il portale web, realizzato in italiano e inglese, verrà lanciato giovedì 9 maggio alle 18.30.

Installazione partecipativa

L’installazione partecipativa è pensata in modo da evidenziare, a colpo d’occhio e in maniera scenografica, il numero imponente di persone deportate, il loro nome, la loro età e l’esiguo numero di sopravvissuti. L’installazione è progettata per coinvolgere attivamente il pubblico, che camminerà attraverso un percorso di elementi verticali sospesi, tanti quanti furono i deportati e di lunghezza variabile in base all’età raggiunta al 23 luglio 1944. L’installazione è realizzata in maniera volutamente incompiuta, per sottolineare il valore simbolico del coinvolgimento del pubblico. Il visitatore avrà infatti la possibilità di appendere all’estremità inferiore di ogni filo un cartellino con il nome di un deportato, restituendo al singolo la sua identità. Solo la sua partecipazione diretta renderà completa l’installazione, veicolando il messaggio che il ricordo e la conoscenza degli eventi storici non sono atti passivi: richiedono l’impegno, l’attivazione e il coinvolgimento diretti di ognuno di noi. La visita sarà accompagnata da pannelli esplicativi e contenuti audiovisivi. Tramite l’uso di interviste inedite ai sopravvissuti realizzate dalla Fondazione CDEC, il visitatore avrà inoltre la possibilità di ascoltare le voci dei sopravvissuti.

Per informazioni sulle modalità di ingresso, orari e prenotazioni, visita il sito del Memoriale.

Portale web e Monumento digitale

Il portale web 𝐰𝐰𝐰.𝐞𝐛𝐫𝐞𝐢𝐝𝐢𝐫𝐨𝐝𝐢𝟏𝟗𝟒𝟒.𝐜𝐝𝐞𝐜.𝐢𝐭, realizzato in italiano e inglese, contiene il Monumento digitale composto dalle schede personali dedicate a ciascun deportato, corredate da fotografie, scritti e clip audio-video. Concettualmente e graficamente, il Monumento digitale permanente presenta un forte richiamo all’installazione partecipativa temporanea, esposta al Memoriale della Shoah di Milano dal 10 maggio al 2 settembre 2024. Al suo interno confluiscono i risultati della ricerca sui dati, interrogabili secondo criteri quali il genere, l’età, il luogo di arresto. A corredo del Monumento, nel portale web vi saranno sezioni di inquadramento storico e del lavoro di ricerca svolto dal CDEC, oltre al progetto di crowdsourcing basato sui metodi della public history, che permetterà l’invio di documenti che andranno ad arricchire il patrimonio che la Fondazione CDEC mette a disposizione del pubblico. Una seconda parte del portale, dedicata a eventi particolari ed emblematici della vicenda rodiota, verrà pubblicata il 23 luglio 2024, anniversario dell’inizio del lungo viaggio verso Auschwitz-Birkenau.

“Come storiche della Fondazione CDEC, che si rivolge a pubblici diversi, abbiamo elaborato un progetto composito e fruibile da ricercatori, discendenti e appassionati di storia. Abbiamo voluto un’installazione che prendesse forma con il pubblico che la anima, che stesse al passo con il dibattito sui linguaggi contemporanei della fruizione museale e della trasmissione di contenuti storici. Il visitatore sarà così accompagnato in un’esperienza di partecipazione civile, per conoscere più da vicino una storia italiana.”
Sara Buda, storica della Fondazione CDEC e curatrice del progetto

“Il progetto vuole essere, nello stesso tempo, la conclusione del lavoro di ricerca della Fondazione CDEC sulla deportazione ebraica dai Possedimenti italiani delle Isole egee e l’avvio di un approfondimento storico sulla Comunità ebraica di Rodi e Coo, nella prima metà del Novecento. Attraverso un processo di Public History istituzioni e singoli individui potranno contribuire ad accrescere il portale dedicato e l’archivio della Fondazione con ulteriori contenuti documentali, fotografici, audiovisivi.”
Daniela Scala, storica della fotografia della Fondazione CDEC e curatrice del progetto.

Siamo grati a Ester Menascé Fintz per il lascito e a Samuele Menasce per il generoso contributo.

Public program

9.05 | 18.30 CERIMONIA INAUGURALE

La cerimonia di apertura dell’installazione fisica e il lancio del portale web contenente il Monumento digitale sono previsti per giovedì 9 maggio alle 18.30. L’evento, che potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook della Fondazione CDEC, vedrà la partecipazione di Sami Modiano, sopravvissuto alla deportazione di Rodi. 

27.05 | 18.30 CONCERTO DEL NEFESH TRIO

Lunedì 27 maggio alle 18.30, il Nefesh Trio accompagnerà il pubblico in un percorso musicale lungo le tradizioni rodiote: musiche di una comunità al centro del Mediterraneo, con influenze che vanno dal Maghreb all’Europa, passando per il Medio Oriente.
Il concerto è gratuito per i visitatori del Memoriale della Shoah.
Ingresso al Memoriale: 10 €.
Per prenotazioni e informazioni: eventi@memorialeshoah.it

Si aggiungeranno poi iniziative sulla storia e la cultura della comunità ebraica rodiota i cui programmi saranno a breve disponibili: la cucina sefardita sarà al centro di un appuntamento rivolto al pubblico, mentre per storici e ricercatori è previsto un convegno internazionale di studio.

Scarica il comunicato stampa

Crediti

Curatrici: Sara Buda e Daniela Scala
Consulente storica: Liliana Picciotto
Art direction: Sara Radice
Ufficio stampa: Talia Bidussa e Jasmine Ferrario Sardi
Ufficio eventi: Matteo Lenuzza
Allestimento: Stefano Fais e Sara Radice 
Sviluppo web: Fabio Sturaro

Un progetto

In collaborazione con

Partner

Fondazione Museo della Shoah, Roma
Jewish Museum of Rhodes, Greece
Rhodes Jewish Historical Foundation, Los Angeles

Con il patrocinio di

Unione delle Comunità Ebraiche Italiane