Le interviste ai testimoni
Il film “Memoria. I sopravvissuti raccontano” scritto alla metà degli anni ’90 da Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto, rappresenta per certi aspetti la prima sintesi del lavoro di raccolta di interviste ai reduci della deportazione che la Fondazione CDEC aveva avviato già a partire dal 1982 con le prime interviste audio.
Le interviste di quel periodo si caratterizzano per il chiaro intento “investigativo”: si coglie nelle domande dell’intervistatore, la tensione a scoprire qualcosa di ancora sconosciuto, a capire meglio certe dinamiche, a cercare di far emergere dettagli che le ricerche sui documenti avevano solo fatto ipotizzare.
Da questa prima esperienza con i reduci, la Fondazione CDEC, Liliana Picciotto e il suo staff in particolare, hanno acquisito il know-how che poi è stato messo in campo per successive campagne di interviste. Quella per il progetto di ricerca “Memoria della Salvezza”, innanzitutto. Per questo progetto sono state registrate oltre 500 interviste a ebrei che riuscirono a sfuggire agli arresti e, in vari modi, a trovare ciascuno la propria “salvezza”. Esse sono state fra le fonti più importanti per la ricerca poi pubblicata nel volume di L. Picciotto “Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah 1943-1945″. La raccolta di interviste per i progetti “Storie di vita” ed “Edoth” si distingue dalle prime sia per tematiche che per impostazione. In “Storie di vita” si raccolgono testimonianze che forniscono “frammenti” per una storia degli ebrei in Italia lungo tutto il Novecento; le interviste per il progetto “Edoth” raccontano della vita nelle comunità ebraiche del Mediterraneo e del Levante ( Egitto, Libia, Libano, Marocco, Iran, Iraq, Yemen) negli anni ’50 e ’60 del Novecento per poi soffermarsi sulle vicende più personali legate all’emigrazione in Italia, in seguito alle crisi mediorientali di quegli stessi anni.
La collezione delle interviste ai testimoni realizzate dalla Fondazione CDEC, consta, ad oggi, di circa 2000 unità. Essa costituisce il nucleo principale dell’ Archivio di storia ebraica orale della Fondazione CDEC. In quanto ente di conservazione dei documenti (e della memoria) dell’ebraismo italiano, la Fondazione CDEC mira a raccogliere e mettere a disposizione degli studiosi anche collezioni di interviste realizzate da persone ed enti terzi. In questo senso sono già presenti e sono da segnalare varie collezioni: Le testimonianze raccolte da Samuel Oliner per il progetto “Altruistic Personality”; le interviste registrate da Piero Farina per il film documentario “Per ignota destinazione“; quella di Alessandra Chiappano per la sua ricerca di dottorato, “Le deportazioni femminili dall’Italia fra storia e memoria”; quella di Gloria Arbib sui partigiani ebrei in Piemonte, o, ancora, quella di Barbara Spadaro e Piero Rossetto, autrici del progetto “Mapping Living Memories: the Jewish Diaspora from Lybia across Europe and the Mediterranean“ che hanno intervistato gli ebrei libici emigrati in Europa fra gli anni ’40 e ’60 del Novecento. Fanno parte di queste collezioni anche le interviste (recentemente rinvenute) a sei sopravvissuti della retata del 16 ottobre 1943, registrate su vinile nel 1955 in occasione del decennale della Liberazione, donate all’epoca dal CGE di Roma.
Molte interviste – sia realizzate dalla Fondazione CDEC sia donate da terzi – sono già state digitalizzate grazie a vari progetti di finanziamento (Cariplo, UCEI, Claims Conference); altre sono ancora in lista d’attesa. Fra le interviste digitalizzate, 98 sono già ascoltabili sulla Digital Library; le altre, per ora, possono essere chieste in consultazione in sede.