Al via il nuovo progetto culturale promosso dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano con altri Ordini italiani e istituzioni culturali, tra cui la Fondazione CDEC, realizzato grazie al finanziamento della Commissione Europea: un’iniziativa di sensibilizzazione sulle discriminazioni subite dagli architetti ebrei durante il regime nazifascista.
Architettura e memoria è un progetto culturale elaborato da una partnership di quattro Ordini degli Architetti italiani (Milano, Bologna, Roma, Ferrara) e tre istituzioni culturali (Fondazione CDEC – Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Fondazione MAXXI di Roma e Università Comenius di Bratislava) per approfondire le conseguenze delle Leggi Razziali del 1938/40 e delle misure discriminatorie dei regimi nazifascisti sulla professione e la vita degli architetti ebrei in Italia e in Europa centrale.
Obiettivo del progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del bando European Remembrance (CERV-2021-CITIZENS-REM), è informare e sensibilizzare, sia la comunità professionale che il grande pubblico, sulle discriminazioni subite dagli architetti ebrei durante i regimi nazifascisti, nonché fare memoria di come l’antisemitismo abbia portato all’esclusione di molti architetti dai loro campi professionali. Ricostruire la memoria di questo tragico passaggio storico è utile a fornire uno strumento vivo per prevenire future intolleranze e favorire il dialogo, a partire dalle storie individuali dei professionisti coinvolti, per ricomporre un pezzo di storia comune e decostruire il discorso che conduce all’intolleranza.
Il punto di partenza del progetto sarà un’attività di ricerca condotta negli archivi in Italia (CDEC) e in Cecoslovacchia (UKBA). I risultati della ricerca saranno resi disponibili attraverso la produzione di diverse azioni di progetto che si svolgeranno nei prossimi mesi, fino al 30 settembre 2022: un video-documentario (Ordine Architetti Bologna), una mostra sugli architetti colpiti dagli atti discriminatori (MAXXI), una graphic novel per raccontare la storia di alcuni di questi architetti (Ordine Architetti Ferrara), che si rivolgerà in particolare al target giovanile, e una pubblicazione della ricerca storica (Fondazione OAMi con CDEC e UKBA).