Nel 2022 con il trasferimento nella nuova sede all’interno del Memoriale della Shoah, la Fondazione CDEC ha inaugurato un nuovo capitolo della sua storia. Prima di trasferirsi in Piazza Edmond Jacob Safra, per molti anni la Fondazione CDEC ha trovato sede in Via Eupili, nei locali di una palazzina di proprietà della comunità ebraica di Milano che nel 1938, a seguito dell’emanazione delle leggi antiebraiche da parte del regime fascista, aveva accolto i docenti, i bambini e i ragazzi che erano stati espulsi dalle scuole del Regno. La palazzina di Via Eupili è stata la sede della Fondazione CDEC per oltre mezzo secolo. È stata testimone di anni di lavoro, ricerche, raccolta e conservazione del patrimonio culturale che contraddistingue il Centro, accompagnandolo nel percorso di crescita che l’ha portato ad essere un punto di riferimento per tutti coloro che sono interessati alle vicende storiche, alla cultura e alla realtà del popolo ebraico. In questo articolo alcune delle persone che hanno lavorato, abitato e vissuto via Eupili, ricordano la sede storica.


Gli spazi della nuova sede, adiacente alla Stazione Centrale, in piazza Safra 1, sono stati messi a disposizione in comodato gratuito da Rete Ferroviaria Italiana. Il progetto architettonico di riqualificazione e realizzazione sia degli uffici che della Biblioteca-Archivio è stato curato dallo studio Morpurgo de Curtis Architetti Associati, già autore del progetto del Memoriale. In particolare, la nuova biblioteca della Fondazione, sviluppata su tre livelli, è dotata di 48 posti lettura, e grazie ai suoi ampi e moderni spazi, si apre alla cittadinanza come luogo di studio e partecipazione.
“La nuova sede permette alla Fondazione CDEC di aprirsi alla cittadinanza, potenziando e migliorando il lavoro di ricerca, formazione e documentazione che da sempre ci contraddistinguono. Gli ampi spazi della biblioteca diventeranno un luogo di studio e incontro aperto a tutti gli studenti e ospiteranno esposizioni e contenuti del nostro patrimonio archivistico. Siamo felici e orgogliosi di iniziare questo nuovo capitolo in un luogo centrale per la città, certi che la sinergia con il Memoriale ci permetterà di ampliare sempre di più i nostri orizzonti di ricerca e la nostra offerta culturale” Giorgio Sacerdoti, Presidente della Fondazione CDEC il giorno dell’inaugurazione della nuova sede.
Oltre a rappresentare una nuova fase di grandi opportunità, il trasferimento è coinciso anche con nuovi orizzonti di ricerca, documentazione e attività didattiche in collaborazione con il Memoriale della Shoah. In particolare, si è tornati a studiare la partecipazione ebraica alla Resistenza, uno dei primi progetti avviati dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea che ne ha caratterizzato l’attività fin dalle origini ma che prima d’ora non era mai stato portato a termine.




