QUEST n. 20 – Jewish Minorities in East Central Europe between Nation-Building and Emigration

Chana Gitla Kowalska, Shtetl, oil on canvas, 45 x 60 cm, 1934, Ben Uri Gallery and Museum,
London, 1934

Sul sito Quest. Issues in Contemporary Jewish History è disponibile il nuovo numero del periodico della nostra Fondazione:

Jewish Minorities between Nation-Building and Emigration in late Nineteenth and early Twentieth Century East Central Europe

Issue 20, December 2021

a cura di Francesco Di Palma and Grzegorz Rossoliński-Liebe

Autori: Anastasiia Strakhova, Dovilė Troskovaitė, Dana Mihăilescu, Susanne Korbel, Maya Shabbat, Francesco Di Palma

Scarica qui il PDF del nuovo numero

Questo nuovo numero approfondisce il tema dell’emigrazione ebraica dall’Europa centro orientale.
Spesso le ricerche storiche fanno uso del termine “migrazione ebraica di massa” in riferimento ai flussi migratori degli ebrei dell’Europa orientale verso l’Europa occidentale o il Nord America. Ciò ha provocato una certa confusione riguardo ai processi di migrazione di persone provenienti dai territori dell’Europa orientale, da parti dell’Impero asburgico e dall’impero tedesco. Sebbene spesso e per ovvi motivi questi processi si sovrappongano, l’etichettatura di tale fenomeno come “ebraico” non è corretta. Innanzitutto, non è mai esistito un “ebraismo dell’Europa orientale” omogeneo, come dimostrano i saggi di questo numero speciale. In secondo luogo, non furono solo gli ebrei a lasciare le loro regioni di origine, ma anche centinaia di migliaia di altre persone non ebree. In terzo luogo, le migrazioni degli ebrei seguirono spesso schemi ricorrenti: dall’Impero russo al Regno di Polonia o all’Impero tedesco, dal Regno di Polonia all’Impero tedesco o direttamente al Nord America, e dall’Impero tedesco e asburgico al Nuovo Mondo.

Gli articoli di questo numero speciale intendono fornire una prospettiva più composita su questo argomento, presentando studi sulle minoranze ebraiche e concentrandosi sia sulla loro comprensione politica e culturale, sia sulla formazione dell’appartenenza nazionale. I curatori, Francesco Di Palma (Università di Vienna) e Grzegorz Rossoliński-Liebe (Freie Universität Berlin), hanno invitato cinque esperti nel campo degli studi ebraici, dell’antisemitismo e dell’emigrazione a contribuire a questo numero, prendendo in esame alcuni temi, quali:

  • Che ruolo ha avuto in questi processi la religione? In che modo i dignitari religiosi hanno mediato tra la sfera privata (individuale e familiare) e quella pubblica (politica)?
  • In che misura le minoranze ebraiche si sono impegnate nella creazione, consolidamento e/o modifica/trasformazione dell’ambiente nazionale/stato nazionale in cui vivevano?
  • In che modo l’emigrazione e/o l’antisemitismo ha cambiato le loro vite?
  • In che modo le minoranze ebraiche hanno valutato ed elaborato l’esperienza dell’emigrazione e/o dell’antisemitismo nelle arti visive e/o nella letteratura?
  • In che modo l’emigrazione e/o l’antisemitismo hanno (ri-)modellato i loro paradigmi culturali e linguistici?

Il numero include inoltre l’articolo di Joana Bürger Between Corfu and Athens: Moisis Caimis’ Contribution to the Making of Greek Jewry (1885-1916), e cinque recensioni:

Clémence Boulouque, Another Modernity: Elia Benamozegh’s Jewish Universalism by Cyril Aslanov

Samuel Sami Everett and Vince Rebekah, eds., Jewish-Muslim Interactions: Performing Cultures between North Africa and France
by Dario Miccoli

Ayala Fader, Hidden Heretics: Jewish Doubt in the Digital Age
by Florence Heymann

Emanuele D’Antonio, Il sangue di Giuditta. Antisemitismo e voci ebraiche nell’Italia di metà Ottocento by Ulrich Wyrwa

Odette Varon-Vassard, Des Sépharades aux Juifs Grecs: Histoire, mémoire, identité by Dimitrios Varvariti