Saul Steinberg: documenti inediti del suo periodo in Italia

Milano Bauhaus, 1971.  Pencil, colored pencil, ink, and crayon, 22 5/8 x 28 ¾.  The Saul Steinberg Foundation, New York.  Originally published in The New Yorker, October 7, 1974
© The Saul Steinberg Foundation/Artists Rights Society (ARS) New York.
vd. https://www.quest-cdecjournal.it/descent-from-paradise-saul-steinbergs-italian-years-1933-1941/

In occasione dell’inaugurazione della mostra Saul Steinberg Milano New York, che si aprirà alla Triennale di Milano il prossimo il 15 ottobre, proponiamo una serie di documenti che permettono di conoscere meglio gli anni  “italiani” – dal 1933 al 1941 – di questo straordinario artista.

Qui di seguito pubblichiamo alcuni materiali concessi dall’Archivio Centrale dello Stato ( Ministero Interno, Direzione generale pubblica sicurezza, Div. Affari Generali riservati, Cat. A16, 1941) che documentano in particolare la vicenda dell’internamento di Saul Steinberg nel campo di Tortoreto, in provincia di Teramo, dal maggio al giugno 1941 (vd. anche http://digital-library.cdec.it/cdec-web/biblioteca/detail/article-CDEC10500012477/saul-steinberg-internato-tortoreto.html) e i carteggi relativi a visti e permessi di spostamento che Steinberg chiese per poter lasciare l’Italia ed emigrare negli Stati Uniti.

Steinberg at his drawing table in his room above the Bar Il Grillo, Milan, 1930s. YCAL
vd. https://www.quest-cdecjournal.it/descent-from-paradise-saul-steinbergs-italian-years-1933-1941/

Cresciuto in Romania, Steinberg si trasferì in Italia nel 1933 per studiare architettura al Politecnico di Milano, città dove iniziò la sua carriera di disegnatore pubblicando illustrazioni umoristiche sulla rivista satirica Bertoldo. Con l’avvento del fascismo e delle leggi razziali nel 1938, Steinberg perse il lavoro e la residenza legale e, in quanto ebreo straniero, avrebbe dovuto lasciare l’Italia già dal marzo 1939. Rimase invece in clandestinità a Milano, presso la locanda ” Il Grillo” fino al dicembre 1940 quando fu arrestato e portato nel carcere di San Vittore. Qualche mese dopo, all’inizio del maggio 1941 fu trasferito in Abruzzo, nel campo di internamento di Tortoreto, dove rimase fino al giugno del 1941. 

Da Tortoreto Steinberg riuscì ad ottenere un visto e ad emigrare negli Stati Uniti dove iniziò a collaborare come vignettista per il New Yorker raggiungendo poi la fama internazionale.

Qui sotto i documenti dell’Archivio Centrale dello Stato:

Segnaliamo inoltre l’articolo Descent from Paradise: Saul Steinberg’s Italian Years (1933-1941) uscito nel 2011 sulla nostra rivista Quest. Issues in Contemporary Jewish History dove l’autore Mario Tedeschini Lalli ripercorre il periodo italiano di Saul Steinberg.
Steinberg descrisse i suoi primi anni in Italia come un “paradiso“, che si trasformò in un inferno con l’emanazione delle leggi razziali nel 1938.
L’articolo di Tedeschini Lalli ripercorre questo periodo grazie allo studio di documenti provenienti da diversi archivi e mai pubblicati.
Insieme a fotografie, disegni, documenti, l’articolo include anche un diario personale che Steinberg compose durante i mesi a San Vittore e poi a Tortoreto, dal dicembre 1940 al giugno 1941.

Di seguito qualche estratto dal suo diario, disponibile in forma integrale su Quest. Issues in Contemporary Jewish History:

Wednesday. December,18 at 2 in the morning alarms. In a shelter with everyone on our floor. Saw some beautiful tracer bullets [from anti-aircraft fire]. Bombs at the Porta Ticinese. Fighting with Adina because yesterday evening she was with her girlfriends on the 1st floor.
Today I should have left from Lisbon on the Siboney – I was at the US Consulate, which will write to the Romanian Legation in Rome. If it doesn’t get results, they’ll get a Travel Affidavit for me.
I’m broke – I get up late these days. I am reading The Life of Benvenuto Cellini − Buongiardino from the architecture school brought me Town & Country with one of my drawings159 – I made a painting for [Cesare] Civita using an earth brown—tempera.
Five of my gags in an issue of Bertoldo.

Tortoreto. Friday, May 23 No answer from Rome – Few hopes of leaving. Yesterday went to Tortoreto Alto – Dentist – Met Levitan, a Russian, nice guy. Anghel Dumitru from Galati.
Adina, always thinking of her – At nights, I put my head under the covers, start to think. I greet her, Hi, Adina – Adina sends me a 50 lire money order perhaps from her own money. Poor dear Adina, I love her very much.
I painted a horizontal picture with lots of things. Made a good tree from life.