Dalla fuga alla lotta: il nuovo saggio di Liliana Picciotto

Profughi ebrei fuggono attraverso le Alpi dalla Francia occupata verso l’Italia dopo la firma dell’armistizio nel settembre 1943. Foto di Charles Martin Roman

Siamo felici di segnalare la pubblicazione del saggio Dalla fuga alla lotta. Ebrei stranieri nella Resistenza italiana: il caso delle Valli di Cuneo, scritto da Liliana Picciotto.

Inserito nel volume Storia della Resistenza italiana internazionale, a cura di Chiara Colombini e Carlo Greppi, questo importante contributo approfondisce il tema del ruolo degli ebrei nella Resistenza italiana, in continuità con il progetto di ricerca Resistenti Ebrei d’Italia, a cura di Liliana Picciotto.

A seguito di un inquadramento storico, il saggio ripercorre le storie di dodici uomini (Abraham Feldman, Marcel Scheinowitz, Boris Girmounsky, Wolfgang Bleiweiss, Isidor Gottlieb, Georges Josef, Richard Hess, Oscar Loerber, Friedrich Thorn, Heinz Buerger, Walter Marx, Ludwig Lutz Greve) e due donne (Bronka Halpern e Ruth Mandelsberg), arrivati in Italia da Germania, Austria, Belgio, Polonia e Lussemburgo. Dopo essere fuggiti da un Paese all’altro, si ritrovarono quasi tutti sulle montagne piemontesi dove si unirono a formazioni partigiane.

«Non furono un vero e proprio gruppo con un obiettivo preciso. Si trovarono in fuga dalle retate tedesche, ognuno aveva preso sentieri diversi e tutti si erano sparsi per le montagne dove avevano trovato fienili per dormire, latte e pane per mangiare, a seconda della generosità dei montanari».  

«Le 14 storie sopra tratteggiate parlano di fughe, paure, solidarietà, coraggio; sono una piccola tessera delle migliaia che compongono la tragica storia europea della prima metà del ventesimo secolo. Gli ebrei stranieri che avevano creduto di trovare riparo in Italia rimasero delusi. Nessuno dei 12 protagonisti della vita partigiana italiana, rimasti vivi dopo la fine della guerra, ha voluto rimanere sulla Penisola (…)».