A ottanta anni dalla Liberazione, i detenuti incontrano le testimonianze di chi fu incarcerato durante la guerra

In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo, la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC presentano un laboratorio di scrittura rivolto a detenuti e detenute del Carcere di San Vittore.
Il laboratorio, realizzato in collaborazione con l’Associazione Amici della Nave Odv (realtà che ha l’importante compito di porsi come ponte e mediatore), si svilupperà a partire dall’incontro con le testimonianze scritte delle persone che tra il 1943 e il 1945 furono detenute in quanto ebrei e/o oppositori politici nei raggi IV, V, VI del Carcere di San Vittore. Prendendo spunto dall’incontro e dall’approfondimento sulle testimonianze storiche – conservate dall’Archivio della Fondazione CDEC – gli appuntamenti bimensili si porranno come un’occasione per maturare una riflessione sulle personali esperienze di vita e di detenzione, incoraggiando l’espressione e la trasmissione del proprio vissuto e favorendo nuovi modi di leggere e raccontare la propria condizione.
L’iniziativa, avviata in coordinamento con la Direzione della Casa Circondariale di San Vittore e grazie alla collaborazione degli educatori del carcere, coinvolge in modo particolare le persone detenute presso il reparto femminile e il reparto La Nave gestito dalla équipe di Asst Santi Paolo e Carlo.
La Liberazione segnò per i sopravvissuti alle persecuzioni e deportazioni nazifasciste l’inizio di un lento ritorno alle libertà perdute e la ricostruzione di una quotidianità trasformata per sempre dalle violenze subite. È proprio in questo anniversario che le Fondazioni vogliono dedicare attenzione alle persone che oggi sono detenute a San Vittore, creando la possibilità di far conoscere le loro storie di vita all’esterno del carcere e riflettendo sull’attualità di concetti come indifferenza e libertà.
“Un aspetto centrale su cui il laboratorio invita a interrogarsi è il tema dell’indifferenza, un concetto che attraversa tanto la memoria della Shoah quanto la realtà del carcere contemporaneo. Il carcere è spesso un luogo invisibile agli occhi della società: i detenuti sono persone di cui si parla poco, di cui ci si dimentica facilmente, la cui voce raramente arriva oltre le mura dell’istituto penitenziario. Il rischio è che la reclusione diventi sinonimo di cancellazione, che l’individuo venga ridotto al suo reato e privato della possibilità di esprimere la propria identità, i propri pensieri, i propri errori e le proprie speranze.
Obiettivo del progetto è provare a contrastare questa forma di indifferenza, offrendo ai detenuti partecipanti la possibilità di dare valore attraverso la propria narrazione alla propria esperienza. Così come le testimonianze delle vittime del nazifascismo ci ricordano l’importanza di non dimenticare, i racconti dei detenuti e delle detenute di San Vittore possono aiutare loro e noi tutti a riflettere sulla condizione umana, sulle dinamiche della giustizia e sulla necessità di uno sguardo più consapevole e partecipe nei confronti di chi vive ai margini della società” – Elisabetta Palù, direttrice reggente della Casa Circondariale di San Vittore
L’iniziativa rientra nelle attività della Fondazione Memoriale della Shoah volte a sostenere i diritti delle persone detenute e nel calendario di eventi del settantesimo anniversario della Fondazione CDEC.
Progetto diretto da Marco Vigevani. A cura di Bianca Ambrosio, Talia Bidussa, Jasmine Ferrario Sardi, Matteo Lenuzza. Con la collaborazione di Flavia Fornili, Paolo Foschini, Eliana Onofrio, Renato Pezzini.
Martedì 22 aprile, alle ore 18.30, il progetto verrà presentato al Memoriale della Shoah di Milano (Piazza Edmond J. Safra 1) in una serata dedicata, durante la quale interverranno alcuni partecipanti al laboratorio, in dialogo con rappresentanti degli enti coinvolti. Modera Luca Misculin (Il Post). Saluti istituzionali: Elisabetta Palù, direttrice reggente della Casa Circondariale di San Vittore
Info e prenotazioni: eventi@memorialeshoah.it
Entrata libera fino ad esaurimento posti, si consiglia di prenotare scrivendo a eventi@memorialeshoah.it

RASSEGNA STAMPA
MILANO – Memoriale della Shoah e Cdec, un laboratorio per dare voce ai detenuti – Pagine ebraiche